Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

#12 - I materiali dell'orologio

Immagine
Grecia   classica , V sec. a. C. Meridiana (ideatore Metone). Materiale: metallo/pietra (calotta di pietra con gnomone di metallo). Misurazione: luce solare Torre dei venti (Atene) Roma imperiale , I sec. a.C. Quadrante solare (Catania, II sec. a. C.). Materiale: metallo/pietra Medio Evo, XIV sec d. C. Primi orologi meccanici. Campanili di Parigi, Milano e Firenze. Materiale: mattoni, pietra e metallo Parigi, orologio della Conciergerie (1371) Rinascimento, metà XV sec-metà XVI sec. Orologi astronomici (ideatore Bessarione) arricchiti da elementi planetari. Materiali: mattoni, pietra e metallo Orologio astronomico di Praga Seicento, Orologio a pendolo (ideatore Christiaan Huygens). Materiale: legno, metallo Metà Settecento, Orologio a muro. Materiale: legni preziosi e intarsiati, bronzo dorato con ornamenti in oro, argento, cristallo, pietre dure e smalti Oggi,  Orologio a parete. Materiali scelti in base alla destinaz

#11 - Tassonomia dell'orologio

Immagine
L’orologio a muro può essere classificato in base a molteplici parametri:    TIPOLOGIA : meridiana, da campanile/torre, a pendolo, a cucù, ornamentale, moderno di design    GRAFICA/QUADRANTE: con numeri, senza numeri, con fusi orari, con calendario, con temperatura esterna, con numeri romani, con numeri arabi, con/senza lancette, digitale/analogico      MECCANISMO DI FUNZIONAMENTO: a luce solare, al quarzo, meccanico, radio controllato ( wave ceptor radio controlled)      DIMENSIONI: piccolo (fino a 14”), medio (da 15” a 22”), grande/gigante (>23”)    PREZZO: economico, elevato      MATERIALE: legno, fibra di legno, materiale plastico colorato, plexiglass, ceramica, porcellana, vetro, acciaio e altri metalli, tela  LUOGO ARREDO: da salotto, da giardino, per la cucina, per cameretta bambini, per camera da letto, da ufficio, da sommergibile, per spazi pubblici Orologio a pendolo Orologio a cucù Orologio digitale           Orologio russo da

#10 - I Proverbi

I proverbi solitamente raccontano di una verità: costituiscono l'anima e la saggezza di un popolo e ne descrivono l'esperienza millenaria. I PROVERBI NELLA SAGGEZZA POPOLARE: - Gli uomini bianchi hanno gli orologi ma non hanno il tempo ( proverbio africano); - Essere preciso come un orologio svizzero; - I soldi possono comperare un orologio ma non il tempo; - Ombrelli, donne e orologi svuotano le tasche ( ombrèll, dònn e orelògg spazza sacòcc- proverbio lombardo); -Se vuoi indebitarti compra l'orologio, la chitarra e il fucile (si ti vòi 'nzignàri a fari retta accatta roggiu, chitarra e scopétta- proverbio siciliano) GLI AFORISMI: - Due cose al mondo sono esteticamente perfette: il gatto e l'orologio ( Émile Auguste Chartier); - L'universo mi mette in imbarazzo e non posso pensare che questo orologio non abbia il suo orologiaio ( Voltaire); - Un orologio che va male non segna mai l'ora esatta, un orologio fermo la segna due volte al giorno

#9 - I Nomi dell'orologio

Nel mondo: inglese : wall clock tedesco: Wanduhr svedese: vaggklocka filippino tagalog : Orasan sa dingding francese: horloge murale spagnolo: reloj de pared polacco: zegar scienny rumeno: ceas de perete albanese: ora e murit russo: nastennyye chasy  macedone: saat In Italia - i dialetti: piemontese: mustra / pendula siculo: u rologgiu napoletano: o' rilogio sardo: orolozzu a muru valdostano: relodzo trentino: oroloi SITOGRAFIA: https://m.dialettando.com/dizionario/detail/?id=801

#8 - L'orologio (ornamentale) a muro

Immagine
La scelta è ricaduta sull'orologio ornamentale a muro perchè, in sincronia con la rappresentazione, scandisce l'alternarsi degli atti della recita, affiancando il tempo reale a quello immaginario dello svolgimento teatrale.

#7 - Un Film

Immagine
Tu mi nascondi qualcosa (2018) di Giuseppe Loconsole, con Rocco Papaleo, Giuseppe Battiston, Sarah Felberbaum e Alessandro Tiberi. "La realizzazione della pellicola cinematografica  - spiega   Carlo Ramondetti , Direttore Generale della Banca Alpi Marittime –  è un investimento voluto per il territorio che ha permesso infatti, una ricaduta economica sia sotto l’aspetto lavorativo, con l’incremento di mansioni prettamente rivolte allo sviluppo del film, sia a livello turistico portando la città di Cuneo nelle principali sale cinematografiche d’Italia". Le riprese del film si sono svolte per la maggior parte nella città di Cuneo, con scene di interni del teatro, anche di zone solitamente non aperte al pubblico. https://www.cuneodice.it/eventi/cuneo-e-valli/rocco-papaleo-a-cinelandia-per-la-prima-nazionale-del-film-girato-a-cuneo_14226.html https://www.cuneodice.it/varie/cuneo-e-valli/rocco-papaleo-al-fiamma-per-la-prima-di-tu-mi-nascondi-qualcosa_14479.html

#6 - Il nome

Come il carro di Tespi, il teatro di Cuneo ha origine e si muove nella città. 1803: il teatro nasce con Napoleone, in prossimità della prefettura, al posto di una chiesa. Da un'idea di cittadini devoti all'arte e attenti alle spese. Nella sala non ci sono poltrone  1828: l'attenzione municipale porta all'acquisto e alla ristrutturazione a cura di Barabino, architetto genovese che ha firmato il teatro del capoluogo ligure 1874: Giovanni Toselli costruisce a sue spese il Teatro d'Estate che, qualche anno più tardi , sarà costretto a vendere al Comune di Cuneo che, alla morte del commediografo,  glielo intitolerà. 1920: demolizione del teatro d'Estate/Toselli e ristrutturazione del teatro Civico che prende il nome del padre della commedia dialettale piemontese. 2019 e oltre: continua l'avventura del teatro dell'autore cuneese. La sua vitalità è testimoniata dalle numerose recite annuali Sitografia :  https://www.piemonteitalia.eu/it/cultura/tea

#5 - Il Mito

Immagine
"Mito come leggenda e racconto"  Il mito della narrazione/rappresentazione locale grazie a Toselli incontra, finalmente, la realtà. Il racconto-leggenda del teatro regionale non riveste lo stesso ruolo in tradizioni culturali diverse, ma ha origine dallo stesso modo di pensare. Toselli, fondatore della commedia dialettale piemontese, dà voce e parlata alle donne e agli uomini del popolo. Bibliografia: Massimo Scaglione, Storia del teatro piemontese da Giovanni Toselli ai giorni nostri , Torino: Editrice Il Punto, 1998 Sitografia: www.networkeventi.it/?p=23304 https://rivistasavej.it/%C3%ABl-teatru-an-piemunt%C3%A8is-%C3%ABd-giovanni-toselli-ec9b5d3d25b7

#4 - Citazioni - Il Toselli nella letteratura

Immagine
"La tela rappresenta un tempio dorico con colonne di Pesto, sacro alla musa della commedia. Nella scena acconciamente distribuita, sta dinnanzi alla statua e all'ara accesa di Talìa, tutta la famiglia dei commediografi italiani, in due gruppi, riunita dal secolo XVI fino ai nostri tempi. Tiene il seggio d'onore il Goldoni, principe che è della commedia, in quella appunto che si presenta il bel Gianduja lieto e festoso, il quale con certo suo piglio di franchezza senza superbia e affettazione, domanda se si può entrare; s'peollou entresse?" La citazione si riferisce al sipario, in olio su tela, realizzato da Gaetano Borgo-Caratti nel 1864 "L'ingresso di Gianduja/Toselli nel teatro comico italiano"  [Chiara Conti, Civiche collezioni d'Arte a Cuneo - Dipinti sculture e grafica dell'Ottocento e del Novecento, Cuneo : Editrice il Portichetto, 1999, p. 75]

#3 - Un Libro - Memorie di Didimo e Civiche collezioni d'Arte a Cuneo

Immagine
"Ero studente, quando una sera sguisciai di casa, dove si teneva una festa di famiglia, per correre al Teatro Toselli e ascoltarlo." Così racconta della sua infanzia e dei suoi attori favoriti il cuneese Rinaldo De Benedetti, scrittore novecentesco, laureatosi al Politecnico di Torino in Ingegneria Meccanica prima della decisione di dedicare la sua vita alla produzione letteraria. Didimo - questo era uno dei suoi pseudonimi - tratta con carattere fortemente autobiografico la sua giovinezza nel libro Memorie di Didimo (Schweiller, Milano, 2008, p. 62). "La tela rappresenta un tempio dorico con colonne di Pesto, sacro alla musa della commedia ."   Così invece   Chiara Conti, nel suo libro  Civiche collezioni d'Arte a Cuneo - Dipinti sculture e grafica dell'Ottocento e del Novecento, ci descrive il maestoso sipario del teatro.  (Cuneo: Editrice il Portichetto, 1999)

#2 - Le cose

Immagine
All'interno dell'imponente edificio ottocentesco si possono apprezzare molte strutture uniche e particolari.    Tra queste c'è sicuramente il busto in marmo di Toselli Giovanni, cuneese, attore e fondatore della "Compagnia drammatica nazionale", a cui è intitolato il teatro cittadino. La statua è collocata in un piccolo giardino prospiciente l'entrata del teatro.  Le luci: "Altre città avranno migliori strade, migliori illuminazioni od altro, ma non hanno certamente la luce del teatro Toselli." (Regista Nanni Loy)  L'imponente lampadario in cristallo di Murano è stato installato nel 1852 in una posizione che domina la stanza. Viene periodicamente revisionato mediante un argano che lo abbassa fino a terra. L'orologio sopra al palco: situato nella parte ornamentale del teatro, installato nel 1852, contestualmente al lampadario.  Chiara dichiarazione di rispetto delle unità aristoteliche (tempo, luogo e azio

#1 - Il Teatro Toselli

Immagine
Il Teatro civico Toselli, piccolo gioiello dell’Ottocento con tre ordini di palchi, stucchi e poltrone rosse, si trova a Cuneo, nella città vecchia, al numero 9 dell’omonima via,  alle coordinate 44° 23′ 35″ N, 7° 33′ 10″ E.