#22 - L'orologio nei fumetti
Gli animaletti antropomorfi di Walt Disney non vivono nel “c’era una
volta” ma fanno i conti con il quotidiano, tra avventure scandite dal tempo e
meccanismi che ne misurano lo scorrere senza fine. Da Macchia Nera con i suoi
cervellotici timer cui affida senza
successo l’esecuzione di Topolino, a Eta
Beta che estrae dalle tasche orologi improbabili fino a Paperino alle prese con
pendole parlanti.
Per poter ritrovare gli orologi di Walt Disney abbinati ai suoi simpatici
personaggi ho intrapreso un piacevole viaggio nel tempo della mia infanzia,
scandito, neanche a dirlo, dal ticchettio dell’orologio.
Ho incontrato così,
vispi più che mai, Ezechiele Lupo e Zio Paperone: il primo impegnato nel
tentativo di ipnotizzare i tre porcellini; il secondo preoccupato dal guasto,
in apparenza irreparabile, di un antico
orologio di famiglia.
In “Ezechiele Lupo pendolo con sveglia” (Topolino n. 701 del 4
maggio 1969, disegni di Piet Wijn), il nostro lupo pasticcione, dopo aver
assistito ad uno spettacolo di ipnosi , tenta di addormentare i fratelli Gimmi,
Timmi e Tommi con diversi e sempre più grandi tipi di orologio. Neanche a dirlo, finirà per
autoipnotizzarsi tra le risate del figlio, dei tre porcellini e della cittadinanza.
In “Zio Paperone e l’orologio di famiglia”, anche noto come “Zio
Paperone e l’orologio dell’eclisse”, disegnato da Carl Barks nel 1955, lo
Zione mostra a Paperino un prezioso orologio appartenente al Clan de’ Paperoni
da duecento anni. L’orologio non solo indica le ore ma, premendo un particolare
pulsante, è in grado di segnalare le eclissi tramite una lancetta rossa. Il suo possesso permetterebbe al ricco zio di ereditare il patrimonio del
prozio scozzese Patrizio de’ Paperoni. Il congegno, com’era prevedibile, andrà in mille pezzi e solo l’intervento del
provetto orologiaio Archimede Pitagorico salverà orologio ed eredità.
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