#19 - L'orologio nell'arte

Paolo Uccello (Paolo di Dono, 1397-1475)
Orologio di Santa Maria del Fiore, 1436-1443. 
Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Firenze.
L’affresco  si appropria della quantificazione cronologica della meridiana: la ventiquattresima ora indica il tramonto e non la mezzanotte. Il movimento è antitetico rispetto a quello tradizionale e scandisce le ore al contrario. E’ un orologio della luce che misura il tempo sull’intensità del chiarore della navata. Ad indicare gli appuntamenti ineludibili è la presenza di quattro teste, verosimilmente gli evangelisti, che annunciano il tempo nuovo del Vangelo.


Paul Cézanne (1839-1906)
La pendola nera (La pendule de marbre noir).
non datato (presumibilmente 1867-1869). Collezione privata


L’olio su tela rappresenta un momento di un giorno uguale, il segno che dà il via agli impegni quotidiani. Poi prevale il mistero a negare la banalità delle abitudini. La pendola non misura nulla, è priva di lancette. E’ rivolta verso lo spettatore, è un invito alla fruizione di un tempo dell’intimità, spirituale.

 Giorgio de Chirico (1888-1978)
 La conquista del filosofo, 1914. 
 Art Institute of  Chicago


Giorgio de Chirico (1888-1978)
La stazione di Montparnasse, 1914.
MOMA-NY


Nelle due opere  l’autore non dipinge in evidenza solo i quadranti degli orologi con le aste bloccate ma, a rendere completo l’insieme, elenca i segnatempo del vivere: un treno, una nave e, curiosamente, la rappresentazione di un suono lacerante evocato dalla raffigurazione di un cannone.  Il tempo diventa vento, vapore, ombra, rombo di un tuono imminente. Oppure l’epifania affettuosa della torre di un tempo lontano.


SITOGRAFIA: 




Commenti

Post popolari in questo blog

#23 - L'orologio nella letteratura

#27 - Il museo dell'orologio da parete

#31 - l'ABC dell'orologio